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Igort

Igort lavora da oltre venti anni come autore di fumetti e illustratore. Le sue prime storie sono pubblicate sulla rivista "Il pinguino”, da lui fondata con altri, alla quale parteciparono anche Giorgio Carpinteri e Lorenzo Mattotti. Nel corso degli anni Ottanta i suoi fumetti appaiono sulle pagine delle più prestigiose riviste internazionali ("Linus", "Alter", "Frigidaire", "Metal Hurlant", "L'echo des Savanes", "Vanity", "The Face"). In breve viene considerato uno dei più raffinati autori dell'avanguardia fumettistica. Nel 1983, insieme a Brolli, Carpinteri, Iori, Kramsky e Mattotti, è fondatore di Valvoline, un gruppo di autori che scombussola le regole del fumetto d'avventura tradizionale. I suoi lavori arrivano in America e Giappone. Nel corso di una frenetica attività fonda numerose riviste tra le quali (oltre al "Pinguino") ricordiamo, "Dolce vita", "Fuego", "Due", "Black". Dagli anni Novanta pubblica regolarmente in Giappone creando la serie “Amore”, ambientata in Sicilia, e “Yuri”, entrambe edite dalla casa editrice Kodansha. La sua attività si estende, partecipa a edizioni speciali delle prestigiosa Magazine House Tokyo, “Hon Hon Do” e altre. Lo chiama per una collaborazione il musicista premio oscar Ryuichi Sakamoto. Frattanto i suoi disegni diventano tessuti, abiti, tappeti, serigrafie, sculture, giocattoli ecc. Collabora con Studio Alchimia, Swatch, Alessi, Memphis ecc. Nel 1994 espone i suoi lavori alla Biennale di Venezia. Ha al suo attivo una carriera di musicista. Incide, dal 1978, una decina di album e lavora come autore e conduttore radiofonico (Radio città del Capo-Popolare network e radio 2 RAI). Nel 2000 fonda e dirige la casa editrice Coconino Press. Il suo romanzo a fumetti: "5 è il numero perfetto" è pubblicato in 15 paesi e sta per diventare un film. Frattanto lavora alla serie “Baobab”, scrive opere di narrativa e sceneggiature per il cinema.