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Jan De Kinder

Jan De Kinder

Lo dichiara apertamente nella sua biografia ufficiale: il mio colore preferito è il rosso. In tutte le sue diverse tonalità. Scrittore, illustratore con una grande propensione per il teatro, collabora saltuariamente con la compagnia belga Hetgevolg, recitando o dipingendo in scena. Il monociclo, le clownerie e l’improvvisazione sono tra le sue massime passioni e qualche volta con un suo amico ha anche montato piccoli spettacoli. Fiammingo, dal 1964, anno della sua nascita, Jan de Kinder si è diviso principalmente tra le città di Lebbeke e Wieze. Oggi vive a Tienen. Al liceo ha studiato orticultura e tecniche edilizie. La realizzazione di un giornalino scolastico gli ha permesso di sperimentare il disegno, la grafica e la scrittura. Quindi ha proseguito studiando grafica al Sint Lucas a Bruxelles e ancora disegno e grafica all’Accademia d’arte di Lovanio. Il suo esordio editoriale risale al 2002, con un libro intitolato “Mathilde". Tradotto in più di quindici paesi, De Kinder è un autore conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Ha illustrato più di quaranta libri. Racconta lui stesso che quando disegna per testi di altri autori cerca sempre di trovare il modo di immedesimarsi come se la storia fosse la sua, convinto che questo faccia bene al libro. Nel catalogo di orecchio acerbo: "Mia nonna" (2025) e “Rosso” (2024).