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Dall’Atlante agli Appennini N. E.

illustrazioni di Francesco Chiacchio
ISBN 9788896806104

12,00 11,40

Descrizione

Dall’Atlante agli Appennini N. E.

Un ragazzino, poco più di un bambino. La madre lontana, a lavorare in un paese straniero. Qualche saluto dai parenti di ritorno, poche lettere, poi neppure più quelle. E poi la decisione di imbarcarsi per andare a cercarla in quel paese lontano. La fame, il freddo, la paura. Per giungere però, col fiato sospeso, all’atteso lieto fine. Titolo, trama, personaggi, tutto è esplicito e diretto riferimento a “Dagli Appennini alle Ande”. Ma Marco è diventato Youssef, il suo paese non è ai piedi dell’Appennino ligure ma dell’Atlante marocchino, l’Eldorado non si chiama Argentina ma Italia. Da una delle più interessanti scrittrici siciliane dei nostri giorni, la trasposizione contemporanea di uno dei più noti racconti di Edmondo De Amicis. Romanzo d’avventura e al tempo stesso lirica e dolente partecipazione sia alle sventure dell’emigrazione, sia al dramma della separazione di madre e figlio, “Dall’Atlante agli Appennini” è anche ferma e radicale denuncia di chi tutto questo sfrutta. Senza Cuore. Alla sua quarta ristampa, una nuova edizione del nostro libro più adottato nelle scuole.

Gennaio 2011
Età: dai 9 anni in su
Pagine: 112
Formato: 15 x 20
Premio: Premio Nino Martoglio 2008 - Sezione Letteratura per ragazzi
fileStoria di Youssef, bambino deamicisiano
2008-07-25-L'Unità
fileScaffale basso
2008-07-24-Avvenire (Popotus)
fileUn viaggio in cerca della mamma
2008-07-26-Corriere della Sera
fileEmigrazione, Dall'Atlante agli Appennini
2008-07-05-Europa quotidiano
fileUna storia moderna sulle orme di De Amicis
2008-06-29-Il Manifesto
fileParola di libraio
2008-07-13-Il Sole 24 Ore
fileDa Caterina a Youssef per tornare a sognare con Esopo e De Amicis
2008-10-04-Il Tirreno
fileDe Amicis riletto con gli occhi di Youssef e Sidi
2008-06-07-La Provincia di Como
fileNelle tenebre del Cuore
2008-07-13-La Sicilia
fileIl Paese senza Cuore
2008-07-03-Il Messaggero
fileLo scaffale dei piccoli
2008-07-05-La Repubblica - Almanacco
fileDall'Atlante all'Etna
2008-06-13-La Repubblica - Palermo
fileQuando le Ande sono in Italia
2008-06-22-Famiglia Cristiana
fileYoussef dall'Atlante agli Appennini
2008-09-05-Vita
fileIeri e oggi sulle rotte dell'emigrazione
2008-07-01-Sfoglialibro
fileStoria d'amore
2008-07-31-Il Colosseo
fileMagiche letture estive per ogni età
2008-07-27-Il nostro tempo
fileMediafem - Libri
2008-10-02-Comboifem magazine
fileDall'Atlante agli Appennini: il libro Cuore di Youssef
2008-08-04-Panorama.it
fileDall'Atlante agli Appennini
2008-08-01-Il Sottoscritto
fileSulle orme di Cuore
2008-09-07-La Stampa web - Libri Junior
fileDall'Atlante agli Appennini
2008-08-25-Leggere Leggerci
fileDe Amicis è ancora attuale?
2008-07-03-Mentelocale
fileMaria Attanasio: Dall'Atlante agli Appennini
2008-07-03-Tellus Folio
fileI battiti di Cuore al tempo della globalizzazione
2008-07-09-LG Argomenti
fileViaggio in Italia d'un piccolo "clandestino"
2009-03-21-Liberazione
fileUn piccolo eroe di nome Youssef
2009-03-14-Leggendaria
fileDalla Sicilia per il... Caffè
2009-04-25-Lo Strillone.tv
fileIl ritratto ferma il tempo. L'illustrazione gli dà un volto nuovo
2024-09-08-Il Giornale di Vicenza
Intro
Seduto su una spiaggia libica ad aspettare che arrivi il suo momento per salire sul barcone che lo traghetterà in Italia in cerca della madre e di un po' di fortuna, Youssef vede morire il suo unico amico. Comincia così il suo viaggio pieno di insidie, di incognite, di dolore e di speranza, di perdite e di ritrovamenti: un percorso duro e faticoso che non prevede ritorno.
La vita è raglio d'asino
Uno dei personaggi più affascinanti di questo racconto è Sidi Habibi, il contastorie. Sebbene si incontri solo al principio e nel finale, egli, con il suo motto sull'importanza che ha per l'uomo l'atto di raccontare "La vita è raglio d'asino senza il cunto che la fa conoscenza", pervade e dà significato all'intera storia. Per l'uomo, raccontare è un po' come respirare: non riesce a farne a meno. Perché agli uomini fin dall'antichità è sempre piaciuto tanto raccontare e sentir raccontare le storie? E a te piace raccontare di più le storie inventate o quelle vere?
Blu che si fa nero
L'acqua del mare è blu ma tanto più ci si allontana dalla costa, tanto più essa si fa nera, nera di incognite. Per tutti coloro che sono migranti, attraversare mari o scollinare valichi significa una cosa sola: lasciare il proprio passato, la propria casa, la propria vita per andare verso l'ignoto. Sebbene ogni migrante parta con in mente un obiettivo da raggiungere, deve anche necessariamente essere pronto ad affrontare pericoli, rischi e cambiamenti di prospettive. Tu sei un viaggiatore che ama pianificare ogni dettaglio o preferisci cimentarti con le incognite che ogni viaggio riserva?
In cerca
Dall'Atlante agli Appennini ricorda Dagli Appennini alle Ande di Edmondo De Amicis, racconto in cui il bambino in cerca della madre in Argentina è italiano. Youssef è un ragazzo marocchino di oggi, ma fino a qualche decennio fa anche gli italiani sono stati popolo di migranti: milioni di persone lasciarono il Sud verso gli Stati Uniti o l'America Latina in cerca di una vita migliore. Le migrazioni di ieri non sono tanto diverse da quelle di oggi: si parte guardando sempre avanti e spesso non si prevede il ritorno. Questo tipo di viaggio nasce dalla fuga dal bisogno, dalla paura, dalla sofferenza, dalla solitudine, dalla povertà e va verso una speranza. Che cosa potrebbe spingerti a diventare migrante?
I paesani
Nelle varie tappe del suo tortuoso viaggio, Youssef chiama 'paesani' tutti coloro i quali gli ricordano casa. Quelli che parlano la sua stessa lingua, coloro che condividono con lui cultura o religione. Tra paesani, salvo rare eccezioni, si genera immediatamente un patto silenzioso di solidarietà reciproca, con loro si diventa nuovamente una collettività, per trarne maggior forza, fiducia e qualità di vita migliore. Una situazione del genere la puoi verificare tu stesso anche nella tua città: avrai certo notato come esistano comunità anche numerose di etnie differenti e come esse tendano a riprodurre lontano da casa un loro nuovo essere a casa. In una città straniera quali sono le cose che ti piacerebbe trovare per farti sentire a casa?
Chi sa, può
Al principio del racconto e anche alla fine si legge una importante riflessione sul valore che ha l'istruzione nella vita di ognuno. Studiare diventa, per il giovane Youssef, strumento di sopravvivenza: mezzo per poter comunicare, per poter fare, per poter capire. Secondo te studiare a che cosa può servire?
Straniero in città
Uno dei problemi più grandi di un migrante è quello di capire e di essere capito. Una lingua non si impara in un giorno, soprattutto se è tanto diversa dalla tua lingua di origine. Per una giornata prova a fingerti straniero nelle tua città e verifica quanto sia difficile anche solo arrivare ad ottenere un bicchiere d'acqua.
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