Descrizione
I pisolini di Polly
Pisolini. Pennichelle. Sonnellini. Riposini. Polly li adora. Tutti, indistintamente. Accomodata in poltrona, distesa sul prato, china a fare i compiti, seduta al pianoforte, non fa alcuna differenza. Irresistibilmente, dopo un po’, un vago torpore la pervade, le palpebre diventano pesanti, gli occhi si chiudono. In tanti pensano sia una dormigliona, una pigrona. Ma si sbagliano. Polly è sveglia, molto sveglia. Gli occhi li chiude per vedere meglio. Per guardare dentro di sé. Per capire i desideri, per esorcizzare le paure. Così, in sogno, le odiate note dello spartito diventano un fastidioso sciame di insetti. La gigantesca, e incombente, figura del padre si fa piccina piccina. Il gatto che gioca col gomitolo si trasforma in un grande ragno che la intrappola nella sua ragnatela. E pazienza se qualche volta la cioccolata brucia sul fuoco, o il vaso dei pesci rossi si rovescia sul tappeto… Il libro che Peter Newell non ha mai pubblicato. La prima raccolta delle storie uscite fra il 1906 e il 1907 sulle pagine del Chicago Tribune.