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Il Bianco e il Nero

illustrazioni di Pia Valentinis
ISBN 9788832070842

14,50 13,78

Descrizione

Il Bianco e il Nero

Una città nel buio appare tutta nera e gli unici punti bianchi sono le poche luci accese. Quando il giorno si fa avanti, il Bianco conquista spazio e oltrepassa anche le finestre e al Nero di quella camera non rimane altro che nascondersi sotto il letto.
Comincia così un divertente gioco di rimpiattino tra i due colori e una serie di scherzi inaspettati prima di decidere di comune accordo di non farsi la guerra, ma al contrario di trovare tutte le belle cose che nel mondo li vedono vicini: di giorno un bosco di betulle, i ghiacci dei poli con orsi e pinguini, le zebre e le pantere tra savana e giungla e quando torna di nuovo la notte, i due condividono una partita al tirassegno e una a scacchi, la musica di un pianoforte, la lettura di qualche pagina di libro.
Un bel contrasto visuale e una metafora della pacifica convivenza.

Aprile 2022
Età: dai 4 anni in su
Pagine: 48
Formato: 20 x 27
Premio: The White Ravens 2022
fileAndata e ritorno in bianco e nero
2022-05-16-Avvenire.it
Intro.
Una città al buio è nera e gli unici punti bianchi sono le luci accese. Quando il giorno si fa avanti, il Bianco conquista spazio e oltrepassa anche le finestre e al nero di quella stanza non resta che nascondersi sotto il letto. Un gioco tra i due colori, scherzi inaspettati e poi la decisione finale di convivere in pace e trovare le belle cose che nel mondo e in natura li vedono vicini e complementari, come per esempio pinguini e cani dalmata, una scacchiera e i tasti di un pianoforte. Un bel contrasto visuale e una metafora di pacifica convivenza.
1. La natura in bianco e nero
Nelle illustrazioni del libro, Pia Valentinis comincia a raffigurare animali che possono considerarsi tutti bianchi o tutti neri, come l’orso e la pantera della copertina. Quando la storia va avanti illustra invece animali che nel loro mantello contengono entrambi i colori, come le zebre o i cani dalmata. Fate una ricerca in classe per trovare altri animali che sono in bianco e nero. A parte il panda e la puzzola, ce ne sono molti altri.
2. Tutte le sfumature di grigio
Sebbene già nell’Ottocento si potesse fotografare a colori, il bianco e nero nella fotografia e nel cinema è durato molto più a lungo. I primi film a colori in Italia si sono visti intorno agli anni Cinquanta. Tuttavia anche in mancanza del colore, l’effetto visivo è molto forte perché, nonostante la definizione che allude solo al bianco e al nero, tutto è reso attraverso una scala di colori che comprende tutte le sfumature di grigio. Prova a fare un disegno di una mela, usando solo i tuoi pastelli bianchi, neri e grigi e ti renderai conto di quanto interessante sia rendere la luce che batte sugli oggetti con l’uso di un solo colore.
3. Opposti
Tutto il libro gioca sulla questione dell’opposizione tra questi due colori. Ma la domanda è se effettivamente entrambi possono considerarsi colori. Se la risposta te la dà uno scienziato,, ti dirà che il bianco è un colore, dato che è la risultante della somma di tutti gli altri, mentre il nero non è un colore perché si genera dall’assenza di tutti i colori. Ma se la risposta te la desse un artista sarebbe la stessa? Nel disegno come e quando si usa il bianco e quando invece il nero? E i nostri occhi come reagiscono alla loro compresenza? Perché le pagine dei libri sono bianche mentre la stampa è nera?
4. La cultura in bianco e in nero
I colori non hanno solo un valore e qualità in sé, ma sono capaci di agire su di noi anche a livello emotivo e anche culturalmente hanno un loro preciso significato: per esempio in Italia le persone il colore che di più noi colleghiamo alla morte è proprio il nero, mentre in Giappone il colore del lutto è esattamente l’opposto, il bianco. Spesso il nero ha in sé un valore intrinseco legato alla forza e al potere, mentre il bianco è spesso connesso alla calma e alla purezza. Provate a ragionare sul valore simbolico dei colori nella nostra cultura.
5. Il valore aggiunto
La pacifica convivenza che il bianco e il nero, come colori, decidono di attuare fra loro, per esistere assieme e in armonia, pur nella loro assoluta diversità è di fatto una grande metafora per dire che sebbene le differenze nell’umanità siano forti, tuttavia non ha senso che siano motivo di scontro, ma piuttosto diventino valore aggiunto. Nel microcosmo di una classe, nelle vostre diversità, provate a trovare quale possa essere il valore aggiunto, anche nella quotidianità, dello stare insieme. Cosa posso imparare da chi è il mio perfetto opposto? Cosa possiamo fare insieme che invece separati non raggiungeremmo mai?
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