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La città

traduzione di Alessandro Baricco
postfazione di Antonio Faeti
ISBN 9788889025727

Non disponibile

Descrizione

La città

“Tempo fa c’era, in una terra lontana, una grande città dove il cielo era sempre grigio e l’inverno, a volte, durava tre anni. Lì viveva una donna. Aveva un bambino. Un figlio. Il più bel figlio che una madre potesse desiderare. La donna lo amava molto.” Poi venne la guerra, e con la guerra la morte del padre. L’amore per il figlio, dolce e tenero, divenne più forte e saldo. E protettivo. “Lasciò la sua casa e la città, alla ricerca di un posto in cui suo figlio sarebbe stato al sicuro, e in cui nulla avrebbe potuto ferirlo.” E così si rifugiarono in un luogo sperduto, senza strade né ponti per raggiungerlo. “Lei decise di fermarsi lì. Si costruì una casa, e lì visse con il figlio, prendendosi cura di lui e badando che non gli mancasse nulla.” Passarono gli anni. Rari, rarissimi gli ospiti, viandanti che avevano smarrito la via per la città. “Porterai anche me, un giorno, nella città?” chiese il figlio. “Lei si limitò ad abbracciarlo forte. Ma da quel giorno lo amo più che mai.” “Fino a quando, una notte senza luna, lei morì”. E fu allora che arrivarono i lupi… Una favola per i figli e per le madri. Per raccontare con coraggio, la fatica e il dolore che costa crescere e, soprattutto, lasciar crescere.

Gennaio 2009
Età: dai 12 anni in su
Pagine: 36
Formato: cm 22 x 31,5
Pubblicato in: francese, inglese, spagnolo, tedesco
fileContemplare l'incubo salva i bambini
2009-01-24-La Stampa - Tutto Libri
fileLo scaffale dei piccoli
2009-01-24-La Repubblica - Almanacco
fileLa città di Greder tradotta da Baricco
2009-01-17-Il Quotidiano della Calabria
fileLa Città
2009-01-08-Borgo Librario
fileLa Città - Orecchio Acerbo
2009-01-13-Letteratura per ragazzi
fileLa Città
2009-01-15-Liberweb
fileAppuntamenti
2009-01-26-Il Messaggero
fileGreder: per crescere bisogna separarsi
2009-01-25-Il Messaggero
fileLa Città di Greder, una fiaba per affrontare gli incubi
2009-01-27-Corriere della Sera - Roma
fileUna madre divorante tra sogno e realtà
2009-01-27-Il Manifesto
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2009-01-29-Letteratura per ragazzi
fileScaffale basso
2009-02-05-Avvenire (Popotus)
fileUn fagotto di ossa sulle spalle... per superare le proprie paure e crescere
2009-02-26-Eumagazine
fileUna città da favola. Nera!
2009-03-26-Fumetto
fileUna fiaba moderna
2009-02-19-Il Colosseo
fileArmin Greder, La Città
2009-03-19-Carta
fileI libri dei figli
2009-03-14-Liberal
fileLa Città
2009-04-07-Mangialibri.com
fileUna favola sulla fatica di crescere
2009-05-08-La Provincia
fileLibro con le ruote per conoscere i segreti della fattoria e della casa
2009-03-15-Il nostro tempo
fileArmin Greder, La Città
2009-11-11-Drome Magazine
Intro
Storia di un amore così grande da soffocare. Parlarne può aiutare a crescere e lasciar crescere. Insieme.
1. Scelte obbligate
La donna, rimasta sola dopo aver perso il marito in guerra, decide di allontanarsi dalla città e da tutti per tenere il figlio al sicuro. Vivono così senza pericoli e senza amici. Sentiamo di subire le scelte degli adulti? Partecipiamo alle scelte che riguardano tutta la famiglia? Viviamo separati dal resto della città? La nostra casa è aperta agli altri? Cosa ci piacerebbe cambiare dello stile di vita di casa? Come la donna rimasta vedova, anche noi prendiamo decisioni dettate solo dalla paura di vivere una seconda brutta esperienza?
2. Protezione
Nella casa vuota e irraggiungibile, la donna sceglie svaghi, abiti e cibi del figlio. L’istinto di protezione a volte degenera in egoismo cieco. Ci sentiamo sorvegliati speciali che non possono uscire, andare, correre, stare da soli? L’amore dei genitori ci basta? Quali altre persone sono importanti? Quali ci mancano? Viviamo relazioni che ci soffocano con genitori, amici o parenti? Abbiamo mai desiderato fuggire lontano? Se sì, per paura di affrontare un problema o per desiderio di scoprire e sperimentare? Il nostro amore diventa mai soffocante e geloso?
3. La città
La donna teme che la città le porti via il figlio, che lo cambi, lo ferisca o lo uccida. Quale fascino o potere ha la città? Quali sono i suoi pericoli? Cosa significa vivere la città? Come mai la città è ritenuta un luogo non esplorabile e pericoloso? Sarebbe diverso se non ci fossero le auto, se si potesse girare in bicicletta? Esci mai da solo? Hai mai conosciuto ragazzi che vivono lontani dalla città, in campagna o al mare o sui monti? Come vivono? Cosa amano e cosa li opprime della loro condizione? E tu, sei tipo da natura o da città? Cosa ami di entrambe?
4. Lupi, corvi e aria
L’illustratore ricorre a simboli molto forti per rendere ancora più potenti le sue immagini. Ad esempio, rappresenta la paura che assale il ragazzo come un lupo feroce o la morte come una nube di corvi. I viaggiatori in cerca della città sono travestiti, in maschera, atleti circensi, sempre colorati in un universo in bianco e nero: come mai? E tu, vedi in chiaro il tuo approdo all’età adulta? Senti di aver già lottato molto? Contro cosa? Prova a disegnarlo...
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