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Le case degli altri bambini

illustrazioni di Claudia Palmarucci
ISBN 9788899064143

14,50 13,78

Descrizione

Le case degli altri bambini

Giacomo abita nel centro storico. Dalle sue finestre puoi vedere tutta la città. Le piccole camere dell’appartamento di Matteo s’affacciano invece su di un cortile di periferia e in casa sono in undici. La casa di Simone nasconde un segreto mentre quella di Lorena sembra un museo. Il piccolo Sindel non fa che ripetere “casa mia”, ma la sua è una baracca di latta, là dove la città neppure si chiama più città. La casa di Giulia è una casa della misura giusta, e Giulia non vuole mai uscire. Poi c’è la seconda casa di Lillo, che è fatta di mare e di tuffi. Ottavio, invece, si tuffa dentro i film: abita sopra un cinema. La casa di Marco è un albergo, c’è sempre tanta gente che viene e che va. La casa di Mimmo sa di cavolo lesso e di musica e quella di Claudia è piena di pennelli e matite colorate. Undici piccole storie domestiche che ci conducono nei luoghi dell’infanzia e dell’immaginazione.

Agosto 2015
Età: dai 6 anni in su
Pagine: 48
Formato: 24 x 33
Pubblicato in: francese, coreano, cinese semplificato
Premio: Menzione Speciale Opera Prima al Bologna Ragazzi Award 2016
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Intro.
Le case, al loro interno, sono spesso lo specchio di chi le abita. Questo libro è un percorso per scoprire, attraverso undici finestre differenti, la vita di altrettanti bambini e bambine. Giacomo è un bambino fortunato che vive al centro di Roma e da casa sua vede il Colosseo. Matteo, al contrario, vive in un piccolo appartamento con molte persone e i compiti lui li deve fare o in cucina o in bagno. La casa, per Sindel, non è come tutte le altre: niente muri, ma legno e metallo. C'è chi vive vicino a un cinema, c'è chi vive in un albergo. C'è anche la casa di Lillo, ma quella è la sua casa al mare. E l'ultima è quella di Claudia che da grande farà l'illustratrice e disegnerà le figure proprio per questo libro. Ma quella casa ancora non c''è.
1. Questa casa non è un albergo.
Le case sono luoghi che sistemiamo a nostra misura, nei limiti del possibile. Sono contemporaneamente luoghi che ci accolgono e che ci tengono al riparo, ma sono anche mura, porte e finestre che ci limitano nella libertà di andare. Tante volte i genitori hanno cercato di rendere la casa per i propri figli un luogo dove tornare e non tanto un luogo da cui andarsene. Che rapporto hai con la tua casa? Ti senti costretto tra le sue mura, oppure lo consideri come una fortezza che nessuno può espugnare?
2. Le seconde case
Lillo è un bambino fortunato. Durante l'inverno ha una casa in città, ma poi quando arriva la bella stagione con la sua famiglia va nella loro seconda casa che è al mare. Tu hai una "seconda" casa, ovvero una casa di famiglia dove passi le vacanze, oppure puoi considerare come tale la casa dei nonni, per esempio? Ma se non ne hai una tutta tua, in un luogo diverso da dove vivi di solito, dove ti piacerebbe che fosse? Al mare o in montagna? O in una grande città lontana e sconosciuta?
3. Più si è meglio è
Nella casa di Matteo, uno dei bambini del libro, ci vivono undici persone. Secondo te quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi dell'abitare in tanti in uno spazio unico? Se tu potessi scegliere di "costruirti" una famiglia ideale con cui condividere una casa, una casa che potesse ospitare tutte le persone che vorresti con te, chi chiameresti a farne parte?
4. Architettura d'interni
Fai un gioco. Prendi un foglio di carta bianco e disegna in pianta, così come farebbe un architetto, la casa dei tuoi sogni. E come farebbe un architetto, prevedi tutte le stanze che consideri necessarie e poi disegna dentro tutto quello che secondo te è utile per viverci comodamente. Adesso che hai la pianta con tutti i mobili e le suppellettili, hai bisogno di un ingegnere per costruire almeno la tua stanza.
5. Ingegneria edile
I bambini che Claudia Palmarucci ha disegnato in copertina sono degli ingegneri in erba che stanno creando con scatoloni di riciclo le loro proprie case. Forse sono un po' troppo piccole per essere abitate, ma molto confortevoli come residenze per i loro pupazzi o le loro bambole. Mettiti anche tu, con l'aiuto di un adulto, a costruire la tua casa in miniatura e se è troppo piccola per accoglierti, usala per il tuo peluche, quando lui avrà deciso di andare a vivere da solo.
6. Musica di sottofondo
I disegni di Claudia Palmarucci hanno sempre questa caratteristica di essere emotivamente coinvolgenti. Sebbene le figure e le architetture che le contengono sembrino "immobili" , rese volutamente piatte sul piano del foglio che è effettivamente ha solo due dimensioni, e sebbene sembri tutto "bloccato" in uno scatto fotografico, eppure sanno trasmettere ai nostri sensi l'essenza di qualcosa di molto vitale. Tre almeno sono le immagini che più delle altre fanno pensare a questo: il tuffo di Lillo, il grande cavolfiore con la mosca, e il gorilla che si affaccia alla finestra. Di queste tre raffigurazioni sembra di sentire il suono, l'odore. Concentrati e prova a elencare i suoni della tua casa e i suoi odori, nel corso di una giornata consueta, partendo dal primo suono che senti al mattino, fino all'ultimo odore della sera. Coinvolgi anche i tuoi genitori in questo. Sarà emozionante e verranno fuori tanti aspetti interessanti del vostro stare insieme.
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