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Non sono tua madre

traduzione di Paolo Cesari
ISBN 9788899064488

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Descrizione

Non sono tua madre

Una strana palla verde tutta piena di spine proprio sulla soglia di casa di Otto, lo scoiattolo. Lui non se ne cura. Ma ecco che la palla si apre e ne fa capolino un piccolo essere bianco e peloso che subito gli grida “Mamma”. Otto prova a spiegare che non è così. Invano. E invano prova a disinteressarsi della creatura…

Febbraio 2017
Età: dai 3 anni in su
Pagine: 72
Formato: 19 x 24
Pubblicato in: francese
Premio: Finalista Premio Scelte di classe 2017 fascia di età 3-5 anni
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Intro.
All'improvviso davanti alla porta di casa dello scoiattolo Otto compare una strana palla verde tutta piena di spine. Lui non se ne cura, non è curioso ed è prudente. Altrettanto all'improvviso la palla si apre e ne fa capolino un piccolo essere bianco e peloso che subito lo chiama “Mamma”. Otto prova a spiegare che non è così. Invano. E invano prova a disinteressarsi della creatura che, nel frattempo, non smette di crescere invadendo tutto lo spazio vitale dello scoiattolo. La convivenza diventa ogni giorno più complicata, nonostante la creatura pelosa si dimostri molto servizievole con Otto. Escluso un futuro insieme, a meno che non si metta in mezzo un'aquila...
1. Ma solo per stanotte
Otto è ben determinato a non volere il piccolo con sé in casa. Pensa che sia pericoloso quando la vera madre arriverà a riprenderlo, pensa che sarà un fastidio avere un'altra bocca da sfamare e meno spazio nel letto. Sebbene sia convinto di non essere la sua vera madre (non si assomigliano neanche un po'), nel mezzo della notte, preso dai sensi di colpa, lo fa entrare. Se tu fossi stato al posto di Otto che cosa avresti fatto? Negli incontri con persone, cose o animali che non conosci ti muovi con prudenza?
2. Una ciotola di minestra
Il piccolo Piu, che tanto piccolo non è più, si dimostra molto collaborativo nei confronti di Otto e capisce che Otto sta facendo di tutto per ritrovargli la vera mamma e pensa che un buon modo per dimostrargli gratitudine sia quello di tenere in ordine la casa, abbellirla, e fargli trovare al suo ritorno sempre la cena pronta. In casa tua quali sono i compiti che sono riservati ai più piccoli e quali invece spettano ai grandi? E invece a scuola?
3. Ma guarda il naso!
Uno degli argomenti forti di Otto è l'assoluta differenza di aspetto tra lui e la creatura pelosa. Ma davvero tra genitori e figli ci si deve assomigliare? Quali sono i lati del carattere o i particolari fisici che ti fanno sentire somigliante a uno dei tuoi genitori e quali invece ti distinguono?
4. Non sono tua madre!
Non sono tua madre!: Otto lo ripete fino allo sfinimento alla creatura che ospita eppure, giorno dopo giorno, sempre più da madre si comporta. A Piu offre una casa, il pranzo e la cena, cerca di aiutarlo a ritrovare il genitore (forse per questo gioca anche un po' di opportunismo?) e gli ricorda sempre di stare attento all'aquila. Che cosa spinge Otto a comportarsi così? E se hai trovato una risposta a questa domanda, non potrai non notare che amore e accudimento possono essere anche appannaggio di un maschio... Insomma a ben vedere anche un maschio può essere una buona mamma come Otto dimostra.
5. Identikit
Otto fa la cosa giusta: mette Piu in posa per fargli un ritratto. Deve essere il più fedele all'originale possibile, altrimenti non avrà senso riempire di volantini tutta la foresta con il fine di intercettare lo sguardo della vera madre. Solo se il ritratto è veramente somigliante lei lo potrà riconoscere. Adesso tocca a te: fai un ritratto, il più somigliante possibile, a chi siede al banco con te. La sfida è: prova a disegnarne anche i lati del carattere.
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