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Quanta terra serve a un uomo?

illustrazioni di Raphaël Urwiller
traduzione di Paolo Cesari
ISBN 9788899064082

Non disponibile

Descrizione

Quanta terra serve a un uomo?

Pachòm, un contadino siberiano, vive sul suo fazzoletto di terra con la moglie e tre bambini. Non è ricco, ma alla famiglia non manca nulla. Tuttavia Pachòm è insoddisfatto, e pensa a quanto sarebbe “assolutamente felice” se avesse più terra. Ne acquista dell’altra, ma ancora non è contento. E così, saputo che nel paese dei nomadi Baškiri c’è terra fertile venduta per un pezzo di pane, decide di partire. Raggiunto il paese, il capo dei nomadi gli propone un accordo: tutta la terra di cui Pachòm riuscirà a percorrere il perimetro durante una giornata di cammino sarà sua per soli mille rubli. A un patto però: dovrà ritornare da lui entro il calar del sole, altrimenti perderà i suoi mille rubli. Sicuro di sé e altrettanto determinato il contadino accetta l’accordo, ma avidità e cupidigia gli saranno fatali… Definito da James Joyce “il più bel racconto mai scritto”, una storia che trascina il lettore al ritmo incalzante dell’ambizione sempre più folle del protagonista.

Aprile 2015
Età: dai 7 anni in su
Pagine: 36
Formato: 31 x 18
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Intro.
Intro. Il contadino Pachòm ha un piccolo pezzo di terra che coltiva per sé e la famiglia. Non è un uomo ricco ma è un uomo insoddisfatto e quindi comincia la sua ricerca per ottenere sempre più terra da coltivare. Così arriva nella regione dei Baškiri e conclude un accordo con il loro capo: tutta la terra di cui Pachòm riuscirà a percorrere il perimetro durante una giornata di cammino sarà sua per soli mille rubli. A un patto però: dovrà ritornare da lui entro il calar del sole, altrimenti perderà i suoi mille rubli. L’accordo sembra favorevole ma il contadino non ha fato i conti con la propria cupidigia che gli sarà fatale.
1. Il passo più lungo.
In questo racconto di Lev Tolstoj vediamo con chiarezza che l’avidità ha portato il contadino a fare una fine terribile. In realtà la causa della sua sfortuna è determinata solo dal suo desiderio di possedere sempre più terra. Ha voluto sfidare la sorte e, come dice il detto, ha fatto il passo più lungo della gamba. A te è mai capitato di trovarti in una situazione critica perché non hai saputo valutare bene le tue forze?
2. Il pesciolino e il contadino.
Esiste un’altra famosa fiaba russa, Il pesciolino d’oro, che racconta di una donna povera che voleva a tutti i costi diventare la donna più ricca di tutta la Russia e che si ritrovò con un fazzoletto di terra e una catapecchia peggiore di quella che aveva all’inizio della storia. Sapersi accontentare di quello che si ha è un esercizio difficile eppure spesso è solo così che si raggiunge la felicità più vera. Prova, con la tua classe, ad elencare le cose superflue di cui potresti fare a meno durante una giornata qualsiasi.
3. Un fazzoletto di terra.
Il contadino Pachòm è incontentabile, nonostante il suo appezzamento di terra sia sufficiente a far vivere lui e la sua famiglia in modo dignitoso. Se tu avessi un piccolo orto ti piacerebbe coltivarlo? Che cosa ci pianteresti? Hai mai parlato con chi per mestiere coltiva la terra per farti spiegare quanta cura serva per far nascere un pomodoro, una zucchina o un albero di pesche?
4. Il fiuto per gli affari.
Il patto che il capo dei nomadi Baskiri propone all’insaziabile contadino russo è un buon affare: 1000 rubli per tanta terra quanta ne puoi circoscrivere in un giorno di cammino. Far affari non è un compito semplice, al contrario richiede attente valutazioni, un po’ di prudenza, un po’ d’intuito. Tu come te la cavi negli affari? Hai mai fatto un vero affare? Racconta.
5. Migrare.
Il popolo Baskiri è un popolo nomade che si sposta spesso con le proprie famiglie, con le proprie abitazioni, che sono delle grandi tende, con i propri animali, con tutte le proprie masserizie. E’ nella loro cultura. Oggi però tu assisti ad altri grandi spostamenti di popoli che stanno fuggendo dalla miseria, dalla guerra e dalla morte. Prova a riflettere con i tuoi compagni e con l’insegnante su quali siano le differenze tra nomadismo e migrazione.
6. Gambe in spalla.
Prova con i tuoi compagni nel cortile della tua scuola a costruire un gioco simile al percorso che fa Pachòm, ovvero spargi in giro arnesi e oggetti che potrebbero esserti utili (per esempio una sedia per riposare, un libro per leggere, del cibo per mangiare), e a turno segna correndo un perimetro che al suo interno racchiuda tutte le cose che pensi necessarie.
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