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Jacques Prévert

Jacques Prévert

“L’amore salverà il mondo.” Questo è il credo che attraversa per intero la sua poetica. Nato nel 1900 a Neuilly-sur-Seine, Jacques Prévert è stato uno dei più significativi poeti francesi del secolo scorso. Sceneggiatore per il teatro e per il cinema, frequenta l’ambiente surrealista e fa della sua casa di Montparnasse il quartier generale del nascente movimento artistico. Già nel 1930 comincia a pubblicare i primi testi su riviste quali “Commerce” e “De famille”. La sua attività teatrale si orienta verso l’impegno sociale mentre nel cinema lavora accanto a registi di fama. Conosce e collabora con Ungaretti, con Picasso in teatro e alla fine della guerra, tra il 1945 e il 1947 escono le sue due raccolte di versi, Histoires e Paroles. Il 1948 è l’anno del suo grave incidente che lo tiene lontano dal lavoro e da Parigi per un po’. Tra 1951 e il 1955 tornerà nella capitale e ricomincerà a scrivere. Vicino ai surrealisti, Prévert, poeta simbolista, anarchico, polemico, ironico, ha sempre scritto senza falsi moralismi si è sempre scagliato contro il potere e contro il perbenismo della società. Tanto la poesia, quanto la prosa si caratterizzano per la continua ricerca di un proprio ritmo interno, che diventa talvolta raffinato gioco di parole, ma nello stesso tempo per la semplicità.