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Fortunatamente

ISBN 9788896806036

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Esaurito

Descrizione

Fortunatamente

Fortunatamente, un giorno Ned ricevette una lettera che diceva: “Sei invitato a una festa a sorpresa, Ti aspettiamo!” Ma sfortunatamente la festa era in Florida, e lui era a New York. Fortunatamente un amico gli prestò un aeroplano. Sfortunatamente il motore dell’aereo esplose. Fortunatamente sull’aeroplano c’era un paracadute. Sfortunatamente nel paracadute c’era un buco. Fortunatamente a terra c’era un covone di fieno… Un’altalena. Una montagna russa di sentimenti e sensazioni. Con le discese che tolgono il fiato e fanno battere forte il cuore. Con le risalite che rinfrancano e rianimano. Poi di nuovo le discese, e ancora le risalite. Un continuo, avventuroso alternarsi di speranze e delusioni, sogni e risvegli. Scanzonati e scherzosi, tanto più strappano il sospiro e il sorriso quanto più prima hanno fatto trepidare e palpitare. Delicato e lieve, nei disegni come nei testi, Remy Charlip fa un grande regalo a tutti i bambini che vogliono crescere. E anche a tutti noi. Sottovoce, pudicamente, ricorda che nella vita non sempre è primavera. Ma anche che l’inverno non dura in eterno. Soprattutto se, come Ned, ci si dà da fare perché finisca al più presto. Forse è anche per questo che lo School Library Journal ha scritto “Le sue fantasiose illustrazioni esaltano al massimo questa avventura straordinariamente avvincente”.

Febbraio 2011
Età: dai 3 anni in su
Pagine: 48
Formato: 21 x 30
Pubblicato in: lingua inglese
Premio: Premio Andersen 2011 miglior libro 6-9 anni | Super Premio Andersen 2011 Libro dell'Anno | Premio Scelte di classe 2012 sezione 5-7 anni
fileFortunatamente
2016-05-26-Silviapunto-Ragazzi
Intro
Una specie di elegante coreografia della lettura: così Fiorella Iannucci ha definito i libri di Charlip. E questo libro in continuo movimento non la smentisce nemmeno un po’... un invito a danzare la vita, e ad accoglierla tutta intera, qualsiasi cosa accada.
Azione!
Ned non ha un attimo di tregua: corre, vola, atterra, nuota, scava senza fermarsi mai. Ogni avvenimento che gli capita, lo spinge a reagire, a scegliere cosa fare e cosa no. Creiamo una sorta di calendario dell’avvento: le finestrelle racchiudono eventi (anche surreali, per sprigionare al meglio la fantasia) sia ‘colorati’ sia ‘in bianco e nero’. Ogni bambino a turno apre una finestrella e inventa la sua reazione all’evento, riproponendo lo stesso gioco ‘fortunatamente-sfortunatamente’
Su e giù
Un’altalena di avvenimenti imprevedibili, ma anche di emozioni: si può riservare un momento affinché i bambini raccontino la propria piccola vita: disavventure e imprese in cortile, in vacanza, a scuola.
Che fortuna!
Quante volte lo abbiamo detto! Per gli antichi romani, la Fortuna era una dea bendata che baciava a caso. Nel Medioevo, la Ruota della Fortuna girava e alternava il bello e il brutto, il giorno e la notte, l’estate e l’inverno: oggi tocca a me, domani tocca a te. Ma esiste davvero la fortuna che decide della nostra vita? Noi subiamo le cose che accadono o possiamo incidere sulla nostra vita? E soprattutto, esistono persone solo fortunate o solo sfortunate?
Usare il corpo
Charlip insegna che il nostro corpo è la più grande fortuna che abbiamo: grazie a lui, possiamo affrontare qualsiasi cosa e sperimentare sensazioni uniche. Una corsa mozzafiato, una nuotata nel mare più blu, la scalata in montagna: come ci sentiamo durante e dopo averle fatte? Proviamo a esprimere paura, sollievo, concentrazione, sorpresa, con il nostro corpo. Prima con il volto, poi senza usare la faccia. Si possono anche proporre i vecchi film muti per osservare la bravura dei mimi e dopo far sì che i bambini ‘diventino’ il libro di Charlip, mimando tutte le avventure di Ned, compresa la festa finale!
Nonostante tutto
Remy Charlip, che è prima di tutto un ballerino, vanta una vita movimentata e allegra, a braccetto con grandi artisti e in continua frenesia creativa. Un brutto ictus, all’età di 76 anni, avrebbe potuto spegnerlo, e invece ha continuato a danzare la vita: oggi è un simpatico vecchietto (è nato a New York nel 1929) che si muove ancora con grazia. Anche Matisse continuò a dipingere dopo che un cancro lo costrinse a una sedia a rotelle. Può capitare che un incidente o una malattia, o anche semplicemente un’influenza, ci costringano a stare fermi, magari in casa tutto il giorno. Come si può trasformare una sfortuna in una fortuna?
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