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Quei dannati sette capretti

ISBN 9788832070033

13,50 12,83

Descrizione

Quei dannati sette capretti

L’abito non fa il ‘lupo’. Scarpe rosse con i tacchi, tubino viola, rossetto in tinta, borsetta e cappellino con corna posticce. La sua ferocia è mascherata a dovere, e la sua cena di capretto è a un passo. Dietro l’uscio della graziosa casetta nel bosco però si cela una sorpresa agghiacciante: tutto è sottosopra e niente è pulito. In quel caos è impossibile scovare i capretti. E così il lupo pensa che una bella rassettata sia doverosa per agevolare la battuta di caccia, ma non sarà così facile… L’esilarante storia di un lupo “domestico” attraverso la travolgente comicità di Sebastian Meschenmoser.

Maggio 2019
Età: dai 5 anni in su
Pagine: 32
Formato: 21,5 x 28
fileQuei dannati sette capretti
2019-05-22-Il Rosicchialibri
fileQuei dannati sette capretti
2019-05-19-Luuk Magazine
fileQuando il lupo è domestica
2019-05-10-Lettura candita
Intro.
Perfettamente, o quasi, travestito da Mamma Capra, il Lupo come vuole la fiaba, bussa alla porta della casa dove sette piccoli capretti stanno aspettando la loro mamma di ritorno dal mercato. Ignari, aprono la porta e si trovano davanti il feroce animale. Ma invece che cosa si trova davanti il Lupo? Una casa che è completamente messa a soqquadro. Nulla è al suo posto, la sporcizia e il disordine sono in ogni angolo. Al Lupo non resta che rimboccarsi le maniche e dare una rassettata in giro, se ha in mente di trovare in quel caos infernale i dannati sette capretti. Stanza dopo stanza, piano dopo piano, il Lupo pulisce e mette in ordine, fino al fatidico momento in cui la vera madre dei sette capretti si presenta sulla porta di casa in compagnia del vicino, il signor Porcellino. Una domestica del genere fa gola a tutti e forse il lupo potrebbe pensare di cambiare mestiere.
1. Il caos primordiale
Sebbene tu non sia un capretto, e sebbene tu non apra la porta di casa ai lupi, avrai ben chiaro cosa sia l'ordine e il disordine. Tu da che parte stai? Ti piace stare nell'ordine perché magari ti aiuta nella concentrazione o preferisci la confusione intorno a te perché ti sembra più stimolante per nuove idee? Pensaci: non esisterebbe ordine se non ci fosse prima il disordine. Tuttavia la parola caos non ha sempre significato disordine. Spesso i miti dell'antichità sulla creazione raccontano che al principio era il caos a regnare, ovvero c'era un grande 'abisso tenebroso' e poi è arrivato l'ordine da cui ha avuto origine il mondo. A cosa servono l'ordine e il disordine?
2. Collaborazione domestica
E' una buona norma che quando si vive in più persone nello stesso ambiente, per esempio una casa, ma anche la classe di scuola, ci siano delle regole su come tenere in ordine le cose: dalle scarpe ai libri sullo scaffale della biblioteca. Come sono le regole a casa tua? E a scuola? Quali sono i compiti che ti spettano perché anche tu ti senta partecipe e collaborativo per tenere pulito e in ordine uno spazio che è di tutti? Hai uno spazio, piccolo, ma tutto tuo, entro cui tu ti senti in diritto non non mettere in ordine?
3. Caccia al capretto
Ti propongo un gioco che magari è sfuggito a una prima lettura di questo libro. Come vedrai in ogni grande pagina illustrata da Sebastian Meschenmoser, c'è il lupo che arriva con l'intento di mettere ordine e fare pulizia, ma anche e soprattutto di cercare i sette dannati capretti. Loro ci sono sempre, ma sono sempre ben nascosti. Pagina dopo pagina, prova a trovarli, ma non svelare i loro nascondigli al lupo, ti prego.
4. Incognito
Spesso nei suoi libri, Meschenmoser mette nelle primissime pagine, che si guardano con occhio distratto perché la storia non è ancora "ufficialmente" cominciata, importanti dettagli. In questo libro ci sono le operazioni di travestimento del lupo che vuole assomigliare il più possibile a Mamma Capra. Guardale con attenzione e prova a travestirti come lui. Se osservi bene noterai che non usa materiali molto complicati da trovare...magari il rossetto fattelo prestare da mamma.
5. E' tutta una messa in scena
Altro particolare di questo libro è il modo in cui è scritto. Avrai notato che al corsivo (quello con le lettere inclinate verso destra) si alterna un altro tipo d scrittura. Riesci a capirne il motivo? La ragione dipende dal fatto che le parti in corsivo sono la voce del lupo, le altre sono la voce di chi sta raccontando una storia. Se così è, hai a disposizione un piccolo copione da mettere in scena. Puoi organizzare una piccola recita sia a scuola sia a casa, ma mi raccomando se vuoi che sia davvero divertente fai fare ai grandi le parti dei capretti e tu fai il lupo per poterli sgridare ben bene per il disordine e la sporcizia che lasciano in giro.
6. In bocca al lupo!
Sebastian Meschenmoser non è l'unico autore che costruisce le sue storie partendo dalle fiabe che tutti più o meno conoscono e le cambia anche parecchio. Anche nello stesso catalogo di Orecchio acerbo ci sono alcuni esempi che potrebbero piacerti. E' una sfida: prova a guardare nel catalogo e a scoprire quali fiabe si nascondono nei seguenti titoli: Aprite quella porta!, In bocca al lupo, Padron Gatto, Favole al telefonino, Capitan Omicidio....
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