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Piangi cuore, ma…

illustrazioni di Charlotte Pardi
ISBN 9791255070061

14,50 13,78

Descrizione

Piangi cuore, ma…

Quattro fratelli intorno a un tavolo, pieni di tristezza. La loro nonna sta male e il fatto che la Morte sia seduta lì con loro, non è un buon segno. L’unica soluzione per evitare il peggio è quella di distrarla, quella signora incappucciata, con un caffè dopo l’altro. La Morte però spiega loro, con una fiaba, che la vita senza la morte, così come il giorno senza la notte, non avrebbe alcun valore e senso. Il suo racconto li convince e lasciano che lei vada a prendersi la nonna, dicendo alla sua anima di volare via. Il vento leggero che entra dalla finestra ricorda loro, addolorati intorno al letto della nonna, che ogni volta che lo sentiranno soffiare, sarà come ricevere una sua carezza. La leggerezza necessaria per trovare consolazione.

Gennaio 2023
Età: dai 5 anni in su
Pagine: 32
Formato: 15 x 26,3
filePiangi cuore, ma non ti rompere mai
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Intro.
Quattro fratelli intorno a un tavolo, pieni di tristezza. La loro nonna sta male e il fatto che la Morte sia seduta lì con loro, non è un buon segno. L’unica soluzione per evitare il peggio è quella di distrarla, quella signora incappucciata, con un caffè dopo l’altro. La Morte però spiega loro, con una fiaba, che la vita senza la morte, così come il giorno senza la notte, non avrebbe alcun valore e senso. Il suo racconto li convince e lasciano che lei vada a prendersi la nonna, dicendo alla sua anima di volare via. Il vento leggero che entra dalla finestra ricorda loro, addolorati intorno al letto della nonna, che ogni volta che lo sentiranno soffiare, sarà come ricevere una sua carezza. La leggerezza necessaria per trovare consolazione.
1. La signora incappucciata
In questo albo la morte è raffigurata come una signora magra e incappucciata in un tabarro nero. Nonostante il suo aspetto non sia dei più rassicuranti, lei si dimostra molto amichevole con i bambini preoccupati. Sono seduti intorno al tavolo della cucina e i bambini cercano di essere gentili con lei, sperando che lei perda tempo fino ad arrivare all’alba, momento in cui sarà costretta ad andarsene. Almeno per quel giorno. Tu, se fossi stato al posto di quei bambini, che cosa avresti fatto? Quali argomenti avresti portato per convincerla a non compiere la sua missione fino in fondo?
2. Ai bambini del nord
Questo albo è stato scritto e illustrato da due autori danesi. Spesso i libri che affrontano la delicata questione della morte con i bambini arrivano dal nord. Per cultura, in Italia c’è sempre una certa ritrosia ad affrontare l’argomento in modo esplicito e diretto con i più piccoli. Mentre ai bambini del nord la questione viene posta con una maggiore serenità. A te sembra giusto? Nella tua famiglia avete mai parlato di morte e se lo avete fatto i grandi come hanno cercato di farti accettare il dolore che la scomparsa di una persona a cui si vuole bene porta con sé? E tu, personalmente come hai cercato di trovare un modo per consolarti?
3. Piangi cuore, ma…
Tu quali parole suggeriresti per completare la frase? In base al tuo modo di sentire.
4. Gioia e Dolore e Pianto e Risa
Il racconto che la Morte fa ai bambini riguardo all’amore sbocciato tra due sorelle e due fratelli, Gioia e Risa e Pianto e Dolore è una bella metafora per fare loro capire il rapporto di armonia, di naturale attrazione che esiste tra la vita e la morte, ma più in generale tra ciò che ci fa soffrire e ciò che invece ci rende felici, o più banalmente tra la pioggia e il sole e tra il giorno e la notte, tra le salite e le discese. In molti casi ci accorgiamo del valore delle cose quando ne siamo privi: ci manca il sole, in una notte buia e ci manca la notte in un giorno di torrido sole. Gli opposti, i contrasti sono di grande aiuto per valutare i nostri sentimenti. Quando ti è capitato di apprezzare qualcosa semplicemente avendo davanti e vivendo il suo contrario?
5. Una brezza leggera
Questo libro nasce da una necessità autentica dello scrittore di raccontare ai propri figli che la loro nonna, da lì a poco sarebbe morta, perché gravemente malata. L’immagine, ossia la metafora, che usa per alleviare almeno un po’ il loro dolore, è quella della brezza che soffia e che rassomiglia, quando sfiora la pelle, a una carezza. In modo molto toccante, l’illustratrice la raffigura. Può essere un modo accettabile per provare a superare una perdita, quella di pensare che chi abbiamo veramente amato, non si separa mai del tutto da noi e torna sotto forme diverse? A te è mai capitato qualcosa di simile? Racconta.
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