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Mediterraneo

postfazione di Alessandro Leogrande
ISBN 9788899064587

16,00 15,20

Descrizione

Mediterraneo

Un corpo senza vita. Uno dei tanti nelle acque del Mediterraneo, del nostro mare. Osceno pasto di pesci che imbandiranno le nostre tavole. Commensali, nostri commensali, voraci mercanti di morte. Cariche d’armi, le loro navi, sicure, solcheranno da nord a sud le acque del Mediterraneo, del nostro mare. Armeranno mani fratricide, dilaniando e svuotando villaggi, regioni, stati. In fuga, carovane di uomini donne bambini attraverseranno deserti di sabbia e di pietre. Un barcone il miraggio, un insicuro barcone, per solcare da sud a nord le acque del Mediterraneo, del nostro mare. E spesso, sempre più spesso, a naufragare non sono solo le speranze.

Luglio 2017
Età: dai 13 anni in su
Pagine: 40
Formato: 22 x 31,5
Pubblicato in: inglese e coreano
Premio: Premio Scelte di classe 2017 fascia di età 14-16 anni | Children's Book Council of Australia 2019: Picture Book of the Year Award
fileLIBRI ILLUSTRATI- Armin Greder – Mediterraneo (Orecchio Acerbo)
2017-08-01-IndiePerCui
fileMediterraneo
2017-08-01-Galline Volanti
file“Mediterraneo” la tragedia dei migranti
2017-08-25-Teste Fiorite
fileIl naufragio della solidarietà
2017-07-31-Il Corriere di Viterbo
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2017-08-31-Il Corriere di Viterbo
fileAnelli della stessa catena
2017-10-10-La coda dei libri
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2018-03-12-Il Gazzettino
fileI corpi blu mare di Armin Greder
2018-07-27-Semina Storie
fileMediterraneo
2019-01-21-Il gioco degli specchi
Intro.
Un corpo senza vita. Uno dei tanti nelle acque del Mediterraneo, del nostro mare. Osceno pasto di pesci che imbandiranno le nostre tavole. Commensali, nostri commensali, voraci mercanti di morte. Cariche d’armi, le loro navi, sicure, solcheranno da nord a sud le acque del Mediterraneo, del nostro mare. Armeranno mani fratricide, dilaniando e svuotando villaggi, regioni, stati. In fuga, carovane di uomini donne bambini attraverseranno deserti di sabbia e di pietre. Un barcone il miraggio, un insicuro barcone, per solcare da sud a nord le acque del Mediterraneo, del nostro mare. E spesso, sempre più spesso, a naufragare non sono solo le speranze.
1. J'accuse!
Armin Greder racconta sempre che quando c'è una questione che lo indigna, scrive un libro per raccontarla. Spesso e volentieri infatti i suoi libri sono veri e propri atti di denuncia che colpiscono chi legge e lo costringono a riflettere. Quali sono secondo te strumenti efficaci che possono scuotere le coscienze su temi che dovrebbero interessare tutti? Greta Thunberg, per esempio, si è seduta tutti i venerdì fuori da scuola e da lì è nato il movimento mondiale "Fridays for Future". Qual è il tuo modo di fare sentire la tua voce quando pensi di essere di fronte a un'ingiustizia, o di fronte a una questione importante che vorresti vedere risolta?
2. Senza parole
Un altro carattere comune ai libri di Armin Greder è quello di trarre la loro forza soprattutto dalle illustrazioni. Spesso capita che il testo si faccia quasi da parte per lasciar "parlare" le immagini. Fate una riflessione comune in classe sulla potenza delle parole e su quella delle immagini. A colpire la nostra coscienza arriva prima una foto o il titolo di un giornale? Perché, secondo te, Armin Greder si affida di più alle immagini che alle parole?
3. La catena alimentare
Per poter raccontare una storia che abbia un valore universale, Armin Greder ha bisogno di trovarne una che sia individuale: in questo caso è quella quella di Nunziatina, una donna del sud che un giorno ha deciso di non mangiare più pesce per rispetto dei tanti morti in mare, diventati facilmente il loro cibo. Tu o i tuoi compagni avete da mettere in condivisione storie individuali che con questa terribile tragedia abbia punti di contatto?
4. Senza nome
Nella postfazione curata da Alessandro Leogrande si legge testualmente: "Nel gran silenzio che avvolge la quasi totalità dei naufragi avvenuti nel Mediterraneo negli ultimi vent’anni, nella quiete che avvolge una mattanza che ha causato oltre dodicimila morti solo negli ultimi tre anni, questo enorme cumulo di corpi privi di vita viene costantemente allontanato dal nostro sguardo, dai nostri pensieri. Eppure quel cumulo esiste." Nel nostro benessere preferiamo far finta che il problema non ci riguardi ed evitiamo di dare a queste persone un volto, una storia personale, un nome. Potrebbe cambiare qualcosa in te e negli altri se conoscessi in modo diretto le storie di chi questo viaggio lo ha fatto veramente?
5. Le guerre degli altri
Le cause politiche che Armin Greder con grande lucidità individua le puoi capire attraverso le sue eloquenti immagini che mettono in luce l’ipocrisia dei paesi occidentali. Infatti i territori in guerra da cui fuggono i migranti oggi sono oggetto di grandi interessi, tra cui anche il profitto che deriva dalla vendita di armi alle diverse fazioni in lotta da parte di quegli stessi paesi occidentali che si autodefiniscono "esportatori di democrazia". Secondo questa prospettiva, provate a ragionare in classe di quello che è accaduto in Afghanistan.
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